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martedì 19 aprile 2022

Accessibilità informativa per non vedenti su social network e nel progetto “Occhio alla Voce".

 

*Occhio alla Voce descrizione logo: occhio blu centrale in alto a destra, nella parte inferiore alcune onde sonore tipo sorriso. Al centro è presente l'icona di WhatsApp a sfondo verde con cornetta bianca del telefono aperta, in basso il testuale in stampatello bianco WhatsApp. Fine descrizione.


La pedagogia si avvale di elementi basici nello studio dell’età evolutiva, tra questi, l’osservazione e la “ricerca sul campo”. In tempi di progresso informatico e tecnologico su devices questo binomio si sposta nelle piattaforme social e audio: l’intera società naviga a vista tra “finestre” informative.

Ho sempre divulgato il mio background sulle bacheche in modo garbato e professionale ma, incrociare la disabilità visiva ha significato per me imparare il concetto di accessibilità nei contenuti grafici caricati. Nonostante il nome, i social network mostrano “segni” di asetticità, di “freddezza” informativa, la carenza descrittiva dipendente da algoritmi astrusi preclude l’accesso alla comprensione di foto/video, peggio su foto con didascalia interna. La mia pedagogia digitale è diventata inclusiva, ogni contenuto grafico include un incipit testuale con dovizia di dettagli, perché ricordiamolo, per percepire il globale il non vedente deve partire dal dettaglio minimale, per i vedenti vale il contrario. Dal monitor del pc al display su smartphone il passo è stato breve: ciò che nei social descrivo testuale, su WhatsApp lo rendo inclusivo semplicemente con i miei occhi e la voce, una timbrica sarda marcata che spesso è simpatico “bersaglio” di battute dei non vedenti.

 Si può fare una sana e utile pedagogia anche attraverso uno smartphone Android (o iOS Apple su iphone), i non vedenti col loro udito affinato colgono tutte le sfumature e discriminano le persone ascoltando, una voce non si può nascondere, è parte di noi. Un pomeriggio cagliaritano del 2019 attivo su WhatsApp (che è la pronuncia dell’inglese What’s up, cioè che cosa succede?) un progetto pedagogico “tascabile” chiamato “Occhio alla Voce”.

Il nome tratto da una scrematura di 8 è un’espressione indicante attenzione alla voce unita allo sguardo sul mondo; lo definisco “tascabile” perché svolto da smartphone e a prescindere da ciò, la sua valenza e le nobili finalità hanno portata immensa. Un progetto a mia “impronta” di cui vado molto fiera, l’interscambio quotidiano con iscritti/e non vedenti in questi tre anni mi ha permesso di apprendere molte cose tra cui il confronto tra le applicazioni di lettura grafica (Seeing Ai, Eye-D Vision, Lookout, Esplora Risorse) e l’occhio umano. Per quanto il progresso digitale proceda spedito, queste applicazioni create da persone difettano del dettaglio rimanendo in superficie rispetto allo sfondo, spesso “leggono” cose che non ci sono e la sintesi vocale difetta della variabile emozionale della voce del descrittore. L’occhio umano vince infinite volte perché, in simultanea, di un ambiente coglie la globalità per poi scendere al dettaglio, ed è ciò che i non vedenti vogliono. Oltre ai contenuti grafici tra foto/video, ogni uscita per la città diventa l’occasione per “tradurre” un ambiente e/o persone, come? Bloccare il microfono e parlare, molto semplicemente, il “materiale” della realtà è già “pronto” per renderlo inclusivo e comprensibile. I non vedenti dai rumori possono intuire la sorgente ma non l’immagine, anche il caos va descritto, perché può generare timore.

Nelle piattaforme cerco di sensibilizzare i vedenti a rendere inclusive le loro pubblicazioni, la società logicamente è visiva ma, per una minoranza bisogna imparare a integrare in modo accessibile. Basta veramente poco, caricare una foto o un video e descriverlo nel post introduttivo e/o attivare un microfono e parlare.

Scardiniamo il visivo imperante della società, doniamo occhi e voce ai non vedenti e facciamo dei social un posto meno asettico e più inclusivo. Impariamo tutti a “contornare” la realtà, non ragioniamo solo da vedenti, andiamo oltre l’apparenza.

* *Reportage a tema libero redatto come esercitazione per il corso di giornalismo e giudicato interessante dal docente con la votazione di 27/30. 

Dott.ssa Silvia Ferrari

-Pedagogista digitale
-Adm Founder Audiodescrittore per non vedenti su "Occhio alla Voce"
-Autrice
-Webmaster/blogger, editor supervisore redazionale
-Podcaster
-Youtuber

  Mail: occhioallavoce@gmail.com





lunedì 28 marzo 2022

Occhio alla Voce e all'edizione n° 34 del Salone Internazionale del Libro di Torino 2022.


Fonte locandina: pagina FB "Salone Internazionale del Libro".

** Descrizione testuale a beneficio degli utenti non vedenti/ipovedenti: locandina centrale di forma rettangolare come una tavoletta di cioccolato, grafica scura nella parte inferiore e arancione nella parte superiore (il cielo con nuvole scure come batuffoli di cotone neri). In margine basso a sinistra in caratteri/numeri bianchi si legge: 19----23 Maggio 2022 Lingotto Fiere Torino, mentre a margine basso a destra si legge XXXIV Edizione. Nella parte centrale si notano di spalle due giovani che a braccia alzate corrono verso l'orizzonte sottostante, cioè il panorama cittadino con le sue piccole luci di vita. In alto a sinistra in grassetto bianco si legge "Cuori Selvaggi", ancora a sinistra in alto su spazio bianco si notano dei libri in verticale con copertina colorata e la scritta in grassetto nero e giallo "Salone Internazionale del Libro di Torino". Fine descrizione.

L'edizione n° 34 del mitico Salone Internazionale del Libro di Torino torna nella sua consueta collocazione di primavera, per la precisione nelle date tra il 19 e il 23 Maggio 2022 e alla consolidata location di Lingotto Fiere. La più importante kermesse editoriale d'Italia riapre i suoi stand a case editrici, autori, laboratori, incontri letterari e molto altro. Il sito ospita diverse sezioni dedicate, tra cui SalTo Scuola, SalTo Media, spazio podcast, per citarne qualcuno e non togliervi il "gusto" di navigarci per vostro conto. 

Per maggiori informazioni rimando al link diretto, eccolo: https://www.salonelibro.it/


Dott.ssa Silvia Ferrari

Pedagogista digitale

Adm Founder Audiodescrittore per non vedenti su progetto "Occhio alla Voce"

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 Mail di contatto: occhioallavoce@gmail.com


venerdì 4 marzo 2022

Occhio alla Voce - Uno sguardo sul mondo, estratto dal libro "Redazione Pedagogica".

 

Pannello con puntini Braille

Uno sguardo sul mondo: sperimentando il buio per “far luce” nel cuore.

PREMESSA

Arrivo all’elaborazione di quest’articolo da profondo interesse personale teso all’autoformazione “rudimentale” – diciamo così – attraverso la consultazione di siti specifici in materia d’ipovedenza, cecità e degli strumenti compensativi o altrimenti dette tecniche assistive, da letture scelte, dalla visione recente di una fiction “La musica del silenzio”, da un noto film “Furia cieca”, dall’osservazione ambientale di persone cieche immerse nei percorsi quotidiani e/o di studio, da esperimenti personali, che non equivalgono e non possono certo paragonarsi a chi vive sulla propria pelle tale condizione di buio perenne o ipovedenza. Per scrivere il mio punto di vista e comprenderne alcune difficoltà, ho voluto sperimentare in prima persona il buio in percorsi familiari sia bendata al massimo sia con lo pseudo-bastone, lettura dei puntini Braille sui farmaci, dal software gratuito NVDA (NonVisual Desktop Access), uno screen reader “leggero” per Windows rispetto a Jaws (Job Access With Speech) con sintesi vocale e digitazione su word, prepararmi l’occorrente per la colazione, ordinare dei capi. Miei articoli precedenti sono dipesi da osservazioni e/o vissuti personali e pure questo non farà eccezione: come potevo scrivere il mio punto di vista pedagogico e della “lezione” che ne ho tratto, senza aver sperimentato? Un articolo che mi dà modo di ridefinire l’apprendimento visivo e il “lavoro di squadra” dei sensi rimasti.

Quando si dice Pedagogia Sperimentale - La curiosità verso il Linguaggio Braille e i temi a esso collegati uniti alle letture di notizie a tema in siti professionali da qualche mese han stimolato in me l’approfondimento verso la conoscenza di questo mondo vissuto al buio/semibuio. L’Educazione come sappiamo basa i suoi metodi partendo dall’osservazione e sperimentazione diretta nota come “ricerca sul campo”, da ciò è partito anche il mio percorso auto-formativo, che poi ho letto da qualche parte, prende il nome di cecità volontaria, che nulla a che vedere con chi la Vera cecità la vive ogni giorno su di sé. In una società strutturata per immagini, osservando le quali apprendiamo all’istante, bypassiamo la teoria e “incameriamo” senza colpo ferire. Pensiamo ai primi passi dei piccoli che gattonando esplorano la realtà circostante: gusto, suoni, tatto, vista, olfatto sono i cinque sensi che permettono di “catturare” ogni stimolo fluttuante per l’aria (o in tavola) e di farlo proprio, una forma primordiale di pedagogia ambientale, dove la natura è “maestra” prima ancora di aprire un libro. L’apprendimento per circa l’80% dipende dalla vista, un “immagazzinamento” oculare istantaneo che “trasferisce” i contenuti nei “cassetti” della memoria ma, parlando di cecità e ipovedenza il discorso è da ridefinire e qui partono i miei esperimenti di auto-formazione. *L’ambiente familiare – E’ indubbio che, la persona cieca – passatemi il gergo calcistico - “tra le mura amiche” riesca a muoversi agevolmente e senza l’ausilio del bastone bianco, sia per l’assenza del caos presente invece su strada e sia per la sicurezza non solo affettiva ma soprattutto olfattiva, i sensi rimasti acuiscono i “poteri” e il loro resiliente “lavoro di squadra” gradualmente e non senza palesi difficoltà porta all’inclusione riducendo il gap del senso mancante.

*Deviazione sul tema: dal fumetto “Colpo alla cieca” riporto una conferma delle righe sul ruolo ambientale. Il noto criminale Diabolik ed Eva Kant durante il rientro a un rifugio marino a bordo di un gommone scoprirono un gruppo di ragazzi intenti a intrufolarsi attraverso una porta di roccia. All’improvviso avvenne un’esplosione che mandò in mille pezzi il vetro a protezione del cruscotto nautico e della vista dei due ladri, i vetri volarono dappertutto e non avendo entrambi gli occhi protetti, fu il solo Diabolik ad avere la peggio… Soccorso da Eva, Diabolik con gli occhi aperti e doloranti le disse:”Perché hai spento la luce..” I pezzi di vetro come proiettili lesero l’iride di ambo gli occhi di Diabolik, che da quel momento ridefinì il suo “stile di vita” movimentato al dover rallentare dentro casa. Anche per lo stato d’animo del ladro non andò certo meglio, da cieco Diabolik sentì di essere ora un peso per Eva, per il fatto di doverle dipendere. Trascorso del tempo, Diabolik proprio dentro casa riusciva a muoversi, ad andare in cucina e preparare il caffè, intuendo dal calore della lampadina che la luce era accesa. L’autonomia casalinga del compagno rasserenò Eva, pensando che ormai egli si fosse rassegnato… Ma, stiamo parlando di Diabolik, uno che per definizione non si rassegna e idem Eva che, per restituirgli la vista rapì un oculista, che inizialmente per motivi d’odio disse che per il criminale non c’era via d’uscita, ma sotto pentothal ammise che bastava un doppio trapianto. Terminando la “diabolica” deviazione, le parti s’invertirono e fu l’oculista a essere il forzato “volontario” delle sue cornee a Diabolik, che recuperò la vista e l’autonomia del suo “modus operandi”.

Giù il sipario… Nulla è scontato, niente è come sembra…

Una realtà strutturata a immagine per i vedenti è indubbiamente scontata, osservando attorno riusciamo a evitare pericoli, a vedere i colori, ad attraversare al segnale verde, sfogliare un libro, etc.. E’ una realtà ovvia proprio perché la vediamo e sappiamo già cosa accade ma, quando per genetica e/o eventi di forza maggiore “cala il sipario” sulla luce, allora la scontatezza diventa una parola di troppo, forse scomoda.. L’ambiente familiare proprio perché tale permette agevolmente di spostarsi ma, calata la scura e spessa maschera nera su occhi chiusi per bene e cominciando esperimenti posso dire che non sempre è così…Nell’immediato del buio ho perso all’istante la percezione visuo-spaziale e di conseguenza l’orientamento, la camminata subito a rilento e le mani avanti a cercare appoggi, angoli, spigoli, muri per proseguire: non avendo alcun riferimento, i movimenti delle mani anticipavano i miei passi sempre più incerti. A tratti l’andatura era dondolante e mi fermavo, altre volte il percorso era leggermente sicuro, altra ancora andai a sbattere sul muro angolato, solo con la fronte contro capii che mia direzione era sbagliata. Al bendaggio forzato ho aggiunto lo pseudo-bastone (il vero bastone in dotazione al cieco è bianco con la punta arrotondata, come visto in alcuni siti; in realtà, per me è un appendiabiti alto metà della mia persona, sono 1.60), che un pochino mi permetteva di “velocizzare” l’andatura, che restava comunque incerta. Lo pseudo-bastone (in sinergia con le mani) mi precedeva strisciante sbattendo a destra, a sinistra, negli angoli di muri e/o mobili, in un certo senso il bastone “vedeva” per me il percorso, dandomi la direzione da seguire, un’“anticipazione” sui passi da compiere. Durante uno degli esperimenti ordinai in armadio alcuni capi piegati in precedenza, la tempistica nello svolgimento si dilatò: in visione il compito mi prendeva cinque minuti, senza riferimenti la riposizione della roba (tutt’altro che esatta, come poi andai a controllare) avvenne in venti minuti, cercando di far attenzione a spigoli con la mano o avvicinando piede/ginocchio.



*Avete letto un estratto dal titolo: "Uno sguardo sul mondo: sperimentando il buio per "far luce" nel cuore" tratto dal mio primo libro: "Redazione Pedagogica - Quando l'educazione fa notizia 2015/2017" pubblicato in self-publishing nel 2018. 

Il testo è presente nel doppio formato cartaceo e ebook pdf in tutti gli store più noti (Amazon, Ibs, etc..)



Mail: occhioallavoce@gmail.com



Dott.ssa Silvia Ferrari

Pedagogista digitale

Adm Founder Audiodescrittore per non vedenti su "Occhio alla Voce"

Autrice

Webmaster/Blogger/Editor Supervisore redazionale

Podcaster - Ascoltabile qui: https://www.spreaker.com/show/il-podcast-di-redazione-pedagogica e qui: https://anchor.fm/occhioallavoce

Youtuber - Redazione Pedagogica Channel: https://www.youtube.com/channel/UC5HROv87URrj3f9HoTIyIEg



mercoledì 16 febbraio 2022

Occhio alla Voce presenta l'evento online "Accessibilità: frontiera universale per l'inclusione".

 


Mi pregio di segnalare l'evento online di WorkingProjects su Zoom dal titolo:

"Accessibilità: frontiera universale per l'inclusione" che si svolgerà il giorno lunedì 21 Febbraio 2022 ore 20.30/21.30 (ora italiana). Prenotate il vostro posto gratuitamente, attraverso la piattaforma online:



La locandina a sfondo giallo mostra sulla sinistra un quadrato con altrettanti quadrati a sfondo bianco, che nell'ordine mostrano: fumetto giallo con testuale in grassetto nero che riporta:"Alla passione aggiungiamo faccia e competenze", segue un cerchio tondo come una moneta a sfondo giallo e numeri in grigio 6-99". Scorrendo, centralmente è presente un piccolo rombo col tricolore italiano, in basso a sinistra su sfondo bianco ecco il volto di Stefano Pierpaoli (ovale con occhiali da vista, leggera barba e baffi, capelli cortissimi, posa frontale, sorridente, indossa una camicia) e subito a destra il volto di Anna Gioria (ovale in posa frontale, sorriso con occhiali da vista a lenti rettangolari, chioma liscia e fluente con riga laterale sinistra, maglia nera). Sulla destra si notano un ragazzino che salta in posa da skateboard, il testuale con i nomi appena citati, giorno e ora italiana. Scorrendo ancora, si legge: tema inclusione e disabilità, il titolo dell'evento indicato all'inizio, il sito online per la prenotazione e lo sponsor dell'evento.

*Informo che, tra gli ospiti partecipanti per riportare i propri contributi sul tema interverranno la Dott.ssa Silvia Ferrari pedagogista digitale e audiodescrittore per non vedenti su personale progetto pedagogico "Occhio alla Voce" e il collega editor/divulgatore non vedente e consulente in tema di accessibilità su piattaforme social/audio Dott. Stefano Manzi, 2° Adm in idem progetto audio.


Dott.ssa Silvia Ferrari

Pedagogista digitale, Adm Founder Audiodescrittore per "Occhio alla Voce"
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martedì 15 febbraio 2022

Occhio alla Voce - Foto e descrizioni testuali parte 1.

Con quest'articolo parte 1 andrò a caricare foto con annesse descrizioni testuali a beneficio di persone non vedenti. Ci si accorgerà subito di quanto dettaglio occorra per rendere accessibile e inclusivo un contenuto fotografico, descrizioni che possono apparire prolisse per noi vedenti. Ricordando che, la società visiva verbalizza poco o nulla qualcosa che vede, ma ciò sarà oggetto di altro articolo a firma.



I
nteressante la lettura del saggio dell'antropologo e saggista inglese Ashley Montagu "Il linguaggio della pelle". La copertina rettangolare verticale mostra nell'ordine: il nome dell'autore, il titolo già citato, il sottotitolo:"Il senso del tatto nello sviluppo fisico e comportamentale del bambino", a seguire: una mano piccola su una mano grande e, considerando l'argomento, alcune righe sono dedicate a Helen Keller, eccole:
"L’esperienza di Helen Keller, che era diventata cieca e sorda
nell’infanzia, la cui mente fu letteralmente creata attraverso la
stimolazione cutanea, ci mostra che, quando mancano altri sensi,
la pelle può compensare in grado elevato la loro carenza."





*Caricamento foto per descrizione - Fonte Pixabay no copyright.
Collocata nella cittadina svizzera di Montreux fronte lago di Ginevra, la statua del frontman dei Queen Freddy Mercury poggia su piedistallo in posa di scena verticale. Materiale scuro, la statua indossa pantaloni, camicia e una giacca che si alza in alto col braccio destro, capelli corti, ovale del volto che rivolge il suo sguardo verso il basso, immancabili i baffi di Mercury. Gambe divaricate, la gamba destra poco più avanti della sinistra, il braccio sinistro del cantante tiene verso il basso l'asta verticale del microfono. Fine descrizione.




Monte Rushmore (Sud Dakota, Usa) - Storica foto immortala le sculture in rocce granitiche grigie alte 20 mt, che raffigurano 4 Presidenti, da sinistra a destra in pose frontali: Washington (viso ovale, occhi aperti, no barba/baffi, capelli raccolti indietro, colletto di camicia e risvolto di giacca), Jefferson (viso ovale, no barba/baffi, lineamenti delicati come Washington, capelli che cadono un po' sulla fronte), Roosevelt (frontale/laterale semi nascosto dal precedente, espressione sembra corrucciata, occhiali da vista e baffi) e finendo a destra, ecco Lincoln (frontale con sguardo orientato a sinistra, viso ovale, capelli cascanti a sinistra, no occhiali, barba sul mento). Ai piedi del Monte Rushmore ci sono diversi alberi verdi, cielo velato. Gli sguardi dei 4 Presidenti sono pensierosi e "guardano" lontano, per la precisione, Washington e Lincoln verso sinistra, Jefferson e Roosevelt verso destra.






Su sfondo blu in primo piano frontale il Coronavirus ha la forma di una pallina rossa con tante capocchie che lo infilzano tipo spilli. 








In foto ecco il busto raffigurante il francese Louise Braille (1809-1852) che sviluppò il suo Metodo di lettura e scrittura riprendendo un'idea di Barbier capitano di artiglieria, che per favorire comunicazioni in notturna tra i soldati ideò un sistema di scrittura a punti da piazzare in un quadro e con un regolo. Descrivo il busto di Braille: profilo verso destra con sguardo chino verso il basso e occhi chiusi.. Capelli corti, bocca sottile, abbigliato con giacca, camicia abbottonata e foulard al collo.. Lineamenti del viso sono delicati, espressione non sorridente. 







Augusto Romagnoli per foto descrizione - Educatore non vedente, autore di "Ragazzi ciechi" e "Pagine vissute di un educatore cieco", che ho ambedue. Fondatore dell'omonimo Istituto e ideatore di strumenti per l'istruzione dei non vedenti, ad esempio: il casellario. Foto bianconera datata, viso ovale su carnagione chiara, baffi scuri, no barba, pochi capelli al centro, al lato destro e sinistro, sguardo fisso verso il basso, sopracciglia alzate, camicia bianca, cravatta nera e giacca in gessato scuro con strisce bianche leggere. Appuntata su risvolto giacca una sorta di spilla.



Cagliari, Aeroporto di Cagliari-Elmas Partenze/Departures - Scatto personale mostra la mappa tattile rettangolare su sfondo blu dello scalo cagliaritano. Accanto al testuale in stampatello bianco è presente la traduzione in puntini Braille, descrizione nel dettaglio: in alto a sinistra il nome dello scalo, a scendere subito sotto da sinistra a destra tra il rettangolare abbiamo il bar, la libreria, la sala amica (Courtesy Room), wc. In alto a destra abbiamo: Sei qui, altra mappa, uscita, check-in, biglietteria, partenze, stazione RFI. I vari spazi hanno contorni bianchi spessi e in rilievo per una migliore discriminazione tattile a beneficio di passeggeri non vedenti.





Ferrari con il noto stemma del cavallino rampante per descrizione. Su scudetto giallo ecco lui... Il cavallino nerissimo poggia su due zampe, la sinistra giù e destra su, la sua coda alzata.. La sella si erge, ecco il lungo collo verso l'alto con la maestosa criniera svolazzante, il muso socchiuso con sprazzi di criniera davanti sopra gli occhi. Le zampe anteriori in alto in posizione di scalcio verso l'esterno. Ai margini sinistro e destro in corsivo nero si notano le lettere S F, che sono pure le mie iniziali, ma qui vogliono dire Scuderia Ferrari..



Diabolik ed Eva Kant per descrizione screenshot da retro fumetto. Ho letto tanti fumetti del noto criminale che, rimasto orfano da piccolo dei genitori nel mare in tempesta su una barca, venne educato e istruito da un criminale! Nel fumetto Diabolik non ha fratelli, mentre nella versione animata ne ha uno, cosa che avrà fatto storcere naso alle sorelle Giussani. Diabolik ha viso ovale su carnagione chiara, occhi di ghiaccio e capelli corti neri, fisico atletico e in tuta nera durante i colpi... Eva Kant (detta anche Lady Kant) viso ovale su carnagione chiara, occhi verdi, fluente chioma bionda che raccoglie in uno chignon sulla testa, fisico da modella e atletico! Accanto alla loro astuzia uniscono travestimenti e trucchetti tecnologici sulla Jaguar modificata, lancia aghi al cianuro, pugnale, studiano abitudini dei potenziali ricchi da derubare. In questa foto, Eva è in 1° piano con vestito bianco leggermente scollato e sorride, Diabolik dietro di lei in camicia jeans blu e sorride, per disegnarlo hanno preso spunto dall'attore Robert Taylor per colore di capelli e soprattutto occhi chiari.


Dalai Lama e Barack Obama in questa foto no copyright da Pixabay per descrizione. Scatto indoor alla Casa Bianca mostra seduto a sinistra il Capo spirituale del buddismo tibetano in viso ovale, vestito con una lunga tunica sbracciata rosso vino con risvolto arancione in zona spalla destra, occhiali da vista, pochi capelli e braccio destro alzato mentre parla. Quadri alle pareti e sgabello centrale tra i due, Obama seduto con gambe accavallate tra pantaloni e calzini sul marrone/beige, scarpe nere basse, camicia bianca con giacca nera. Braccio destro di Obama sostiene il mento in ascolto del Dalai Lama con viso rivolto totalmente verso di lui, braccio sinistro poggiato su idem spalliera, no barba, capelli corti neri su viso ovale scuro. Sedie e sgabello poggiano su tappeto rosso con disegni. 




Cagliari, fronte porto - Scatto personale con smartphone mostra sulla sinistra il parziale display nero con scritte arancioni degli orari dei pullman cittadini, giornata soleggiata e cielo limpida, in piano basso si nota il braccio curvo giallo del semaforo e immensi cespugli profumati di oleandri rosa. Maestosa si erge la ruota panoramica di color bianco che tradotta per similitudine in piccolo riprende la ruota di una bicicletta, nei raggi esterni abbiamo le cabine verticali con vetri spessi.



Cagliari, Stazione ferroviaria -Tre scatti significativi che mostrano: il display rettangolare a fondo nero e scritte delle destinazioni arancioni, ciò a beneficio di tutti e in particolar modo degli ipovedenti, per i quali il contrasto cromatico permette la comprensione di contenuti, il Loges tattile bianco a terra a beneficio di bastone bianco, che a strisce orizzontali "tappezza" i pavimenti fin dall'ingresso, in cui "troneggia" la mappa tattile della stazione di Cagliari su fondo blu e rilievi bianchi tra spazi, testuali e Braille sotto di essi. 






Cagliari, Spiaggia del Poetto per foto descrizione. Scatto personale immortala una sorta di grande bobina di metallo, attorno alla quale è arrotolata una spessa corda arancione, al tatto penso si tratti di rafia, ruvida e poco lavorata. Tale bobina è agganciata a un palo di metallo, è presente pure una manovella. L'insieme richiama a una piccola bobina da sarto in cui si rotola il filo da cucire.






Descrizione istituzionale da screenshot fatto durante il Convegno sugli "Stati Generali della Scuola Digitale" all'ex Ministro della Pubblica Istruzione Lucia Azzolina. Posa frontale dalla scrivania, viso ovale su carnagione chiara, occhi e sopracciglia scuri, no occhiali da vista, capelli lunghi neri sciolti con riga centrale, camicia celeste con un bottone aperto, giacca poco più scura del celeste, bandiere istituzionali alle spalle.



Dottor House su collage foto per descrizioni alias l'attore inglese Hugh Laurie - "Medical drama" con protagonista un medico anticonvenzionale e preparato, descrizioni: in tutte le foto House ha viso ovale su carnagione chiara, capelli corti castani un po' spettinati, occhi celesti e seri, no occhiali, barba e baffi leggeri. Si parte da un disegno colorato e sguardo sempre serio, si passa poi a due primi piani con camicia celeste e giacca nera, camicia nera, maglia nera a manica corta in cui House tiene un cuore rosso tra le mani e in ultimo lo troviamo tra due scaffali bianchi con medicine...Sguardo sempre serio in camicia celeste e giacca grigia con maglia bianca in evidenza, ben visibile il manico di legno del suo bastone, su cui si sorregge quando cammina in corsia, mostrando un'andatura claudicante sul lato destro, ricordando dalle puntate. Fine descrizione.

Bono Vox in foto qui caricata e di molti anni fa andò a trovare l'allora Papa Giovanni Paolo II. Il frontman del gruppo rock U2 in posa a sinistra di profilo, è sbarbato e sorridente, capelli in ordine, total black su camicia bianca, mento importante. Sempre Bono in mano tiene una scatolina, di fronte a lui a sinistra in piedi c'è un cardinale con occhiali da vista su viso ovale e senza barba, sorridente e look total black, catenina con pendente a croce all'altezza del cuore, in testa lo zucchetto fucsia e tiene in mano un foglio.. Suo sguardo è rivolto al Papa seduto in total bianco e zucchetto, che con la mano destra ha inforcato occhiali di Bono Vox con lenti rosa chiaro su montatura nera, mentre il cantante lo osserva con ammirazione. 





Navigando nel sito di Blindsight Project ho salvato il logo circolare che mostra al centro un occhio umano e riflessa la sagoma del profilo di un cane nero con la croce rossa. In alto centrale si legge "Campagna Cane Guida" e rispetta il cane guida. Scorrendo è riportato il nome del sito citato in prima riga e più sotto ancora il sito web da cui ho ricavato questo logo circolare e l'altro rettangolare come una tavoletta di cioccolato.





Voliamo tra le stelle con... Astro Samantha Cristoforetti che nel 2022 tornerà nello spazio al comando della Stazione Spaziale Internazionale! Descrizione per tutti: muro chiaro alle spalle, posa frontale in piedi, ovale chiaro e sorridente, trucco minimal, occhi e capelli corti con frangia in fronte sul castano scuro, non si nota ma penso abbia braccia incrociate dietro la schiena, divisa di cotone blu su cui spicca il tricolore italiano sul braccio sinistro e a fronte targhette di stoffa, in una si legge bene "Esa - European Astronaut Corps" e generalità. Fine descrizione.




Nella sezione "Stelle nel cielo" di sabato 17 Ottobre 2020 il quotidiano "L'Unione Sarda" ha ricordato la ballerina cubana Alicia Alonso e la foto inserita per articolo e tratta da Wikipedia la mostra con le braccia alzate a farle da "cornice", busto piegato verso destra. Su web parla di parziale cecità dai 19 anni, viso ovale e capelli scuri raccolti, iridi visibili scure anch'esse, il tutù in foto con leggere bretelline è di colore nero nel corpetto con inserti bianchi sullo scollo, all'altezza dei fianchi si fa vaporoso, come fosse sospeso, fluttuante! Completano il tutto dei collant bianchi su scarpine a punta.






Cagliari - Scorci in foto personali dalla spiaggia del Poetto racchiusi in collage. Foto 1 mostra la torretta del bagnino n°4 deserta e interamente costruita in legno con scalini, per poi affacciarsi in alto a mo' di balcone, bandierina bianca. Foto 2 mostra alcuni ombrelloni aperti e chiusi con mini tavolino e foto 3 mostra sabbia e mare tranquillo trasparente come l'aria.






Cagliari - Alcuni scatti personali dalla spiaggia del Poetto per descrizione: cespugli di giunchi colori verde e pungenti come aghi, impronte di piede lasciate sulla pedana in legno (da iniziò spiaggia alla riva), che può dirsi inclusiva e accessibile per tutti e infine... Alcune fette d'anguria di color rosso dal mio telo mare in microfibra.




Cagliari - Foto personale stamattina alla spiaggia del Poetto e nello specifico alla "Sella del Diavolo", da me chiamato "Promontorio Gianduiotto" per la forma somigliante.. A sinistra, la curva che paragono a un sorriso, uno spicchio di mandarino per la forma. In primo piano si notano i giunchi e in lontananza gli ombrelloni. 



Palau (SS) per descrizione - Ci troviamo nella parte Nord Orientale zona Gallura, geograficamente zona Olbia/Tempio ma dal 2017 Palau è tornata a Sassari. Foto inserita mostra il "guardiano" dal Belvedere, che offre una vista panoramica su tutto il paese affacciato sul mare, dal cui molo si prende il traghetto per l'Isola di La Maddalena. Si tratta di un "guardiano" di roccia erosa da pioggia e vento con la forma di un enorme orso poggiato sulle quattro zampe con la testa verso il paese e il porticciolo.




Edward Snowden nella copertina della sua autobiografia tradotta in italiano con "Errore di sistema" in questo screenshot che ho fatto, dopo l'acquisto dell'ebook. Genio informatico e attivista, decide con coraggio di rendere pubblici dei documenti secretati che riguardavano lo spionaggio sulla popolazione.. Descrizione: scatto bianconero, viso ovale su carnagione chiara, capelli castano chiari corti, occhi castani con occhiali da vista con lenti trasparenti di forma rettangolare, leggera barba e idem baffetti, visibile parzialmente colletto di camicia, sguardo frontale fisso. 



Dott.ssa Silvia Ferrari

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lunedì 14 febbraio 2022

Occhio alla Voce - Bibliografia personale di approfondimento sulla disabilità visiva.

                 


* La foto indoor mostra un libro aperto, al centro del quale sulla destra sono adagiate tre rose sbocciate color pesca con gambo e foglie verdi.

Nel rinnovare i più cordiali saluti ai visitatori/lettori del blog, mi permetto di segnalare questa personale bibliografia di approfondimento sulla disabilità visiva, alcuni titoli hanno doppio formato e altri solo uno, in qualche caso anche audiolibro. Partendo dai titoli sottostanti, potrete poi proseguire la ricerca su web. Auguro buona e arricchente lettura.

 - S. Ferrari, "Redazione Pedagogica - Quando l'educazione fa notizia 2015/2017"

  - D. Caputo, “La tiflologia come scienza umana"

   - L. Baracco,Barriere percettive e progettazione inclusiva"

    - G. Nardone, "Il superamento delle barriere percettive per i disabili visivi."

    - L. Pompa, "A fior di pelle"

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Dott.ssa Silvia Ferrari

Pedagogista digitale, Adm Audiodescrittore per non vedenti su "Occhio alla Voce"

Autrice

Webmaster/Blogger, editor/supervisore redazionale

Podcaster

Youtuber


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